nella mia lezione di antropologia all'università
di Padova. Si parlava della scrittura in antropologia, delle trappole
della descrizione e della necessità di essere consapevoli della
propria posizione di autori quando ci si lancia in una descrizione qualsiasi:
dei discorsi seri, vedete, da corso magistrale.
Avevo un po' paura che gli studenti si annoiassero e trovassero la cosa
inutile, ma hanno capito in un battibaleno cominciato a fare le domande
cruciali, quelle che di solito un fa alla seconda o terza riunione. I
testi erano ortodossissimi. Vorrei parlare un po' più a lungo delle
dicherie universitarie, ma mi scarseggia il tempo. Aspetto di avere tutti
i testi per fare un testo sulla scrittura di testi nel contesto di una
lezione sui testi.
Ai miei amici dichieri di Parigi e Marsiglia dico: venite a fare un Dico
e a parlare un po' in italiano. Se il JIC spunta da me e si attacca a
delle persone che non hanno niente a che vedere con voi, è troppo
fantascientifico. E' come quando sono stata alla FNAC di Milano e tutto
è esattamente come a Parigi, le stesse intestazioni la stessa grafica
gli stessi scaffali e persino i sacchetti quadrati color cacca diarrea,
capite quali?, ma sopra non c'è scritto "disques", "livres",
"billeterie", "caisse".
Hanno
partecipato alle riunioni
Ruggero Campanaro
Giulia Ferro Milone
Giulia Vianello
Silvia Vignato
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