14 aprile
2002, 2h.30. |
Parcheggia la mégane e scende con circospezione: un arto, l'altro, spostando il peso da qui a lì senza usare muscoli, o il meno possibile. Tira fuori dal sedile dietro due borse, da una cadono calzini appallottolati e una maglietta a rovescio; li lascia per terra mentre continua a frugare, trova le chiavi. Rimette gli indumenti nella sacca di tela e attraversa la strada. Gira la chiave, si appoggia al portoncino con tutto l'avambraccio appoggiando la faccia nell'incavo del gomito e spinge con la massa corporea. Resta un momento appoggiata contro la porta aperta, poi si dà una mossa e scompare nella luce giallina dell'atrio. |