Due ragazze
stanno sedute con la schiena ricurva e la testa abbassata sui numerosi
libri che le circondano sparpagliati sul lungo tavolo in legno.
Quella seduta ad un'estremità del tavolo sta scrivendo con ritmo
frenetico su un foglio fitto di parole, al quale il suo volto è
quasi appiccicato. L'altra ragazza, dalla corporatura esile e pelle chiarissima,
sostiene sulla mano sinistra la sua testa abbandonata e legge.
Tutt'intorno c'è silenzio. Improvvisamente il pavimento scricchiola
e un ragazzo moro con uno zaino sulle spalle entra nella stanza con andatura
sicura e si va a sedere di fronte alle due signorine, che alzano la testa
e lo guardano contemporaneamente.
Entrambe riabbassano subito lo sguardo ma sulle guance della magrolina
affiora un marcato rossore. Lui le ha rivolto una rapida occhiata e ha
incrociato il suo sguardo.
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